mercoledì 26 aprile 2017

Alcuni scatti random

Nell'era di instagram e dei cellulari che sono ormai quasi più macchine fotografiche professionali che telefoni portatili, come già sapete anch'io ho deciso di sfoggiare i miei scatti. Perché mostrare i miei limiti solo come blogger e scribacchino quando posso vantarmi delle mie incompetenze anche come fotografo dilettante e photoshoppatore improvvisato?
Il primo riguarda il mare, che mi piace ammirare anche nelle giornate nuvolose, quando l'assenza di luce lo rende simile a una massa di basalto...


Un'altra l'ho scattata perché ispirato da una pista ciclabile dipinta di un blu intenso, con un po' di fantasia ho intravisto una stairway to heaven...


Le architetture moderne e kitsch mi attraggono, ahimé. Prima o poi dovrò dedicare un intero post a questo mio insano interesse per il cattivo gusto...


E infine una foto di Lucca, una città dove i palazzi storici vengono gelosamente conservati ma non mancano mai esibizioni all'aria aperta di opere contemporanee...


Buoni scatti fotografici a tutti :-)

venerdì 21 aprile 2017

Presentazione ufficiale del mio nuovo ebook

Anche stavolta, come d'abitudine, ho rifiutato tutte le proposte di pubblicazione inviatemi da grandi editori italiani che erano disposti a fare follie pur di garantirsi l'esclusiva sulla mia nuova opera. Nessuna speranza per loro: preferisco l'autopubblicazione perché mi garantisce un contatto più diretto coi miei quattro lettori.
Ecco, insomma, una presentazione umoristico-megalomane è quella che meglio esprime lo spirito del protagonista del libro, il già rammentato Andrea Arcani che è involontariamente comico e confusamente detective.


Nel post di presentazione non inserisco mai una sinossi del libro, preferisco che il potenziale acquirente lo sfogli personalmente dando una sbirciata alle prime pagine per farsi un'idea.
Ebbene: caro potenziale acquirente e lettore, posso offrirti un caffé? Posso supplicarti in ginocchio di comprare il mio ebook? Posso chiederti di - appunto - sbirciare le prime pagine nello scaffale di amazon che espone il libro?

domenica 16 aprile 2017

Buona Pasqua a tutti

L'uovo è da secoli uno dei simboli delle festività pasquali e d'altronde l'uovo è l'immagine perfetta di una nuova vita pronta a (ri)nascere.
La Resurrezione è un mistero teologico al quale si può anche non credere, resta però appurato che tutti abbiamo talvolta bisogno di risorgere anche da viventi.
Io, almeno, ne avrei davvero una gran necessità. Parafrasando una nota frase di Salvador Dalì (lui la riferiva però alla follia) posso affermare che in certi momenti ho l'impressione che l'unica differenza fra me e un morto è che io non sono morto.
Spero che per voi amici di questo blog le sensazioni siano diametralmente opposte e vi sentiate già pienamente risorti.
Buona cioccolata, buona colomba, buona scampagnata per domani :-)

martedì 11 aprile 2017

Chi è Andrea Arcani

I tre o quattro lettori dei miei libri forse si ricordano di lui.
Andrea Arcani è un viziato figlio unico quasi trentenne, rampollo di genitori assai benestanti con disponibilità economiche gigantesche.
Per non fare più la figura del mantenuto è stato praticamente costretto dalla madre e dal patrigno a crearsi una professione, anche solo fittizia. E lui ha preteso di diventare un investigatore privato.
Ha tutte le caratteristiche fondamentali per risultare inadatto a tale attività: è impulsivo, improvvisatore, incompetente, pigro e pressapochista. In effetti è inadatto a qualunque genere di lavoro a prescindere.
Ma per sua fortuna vive in una piccola città di provincia dove non accadono fatti gravi e la richiesta tipica dei suoi clienti è: verificare l'eventuale infedeltà del coniuge.
Considerato che ha scelto di essere un detective perché così gli sembra di assomigliare ai personaggi dei film americani, secondo voi quante possibilità ci sono che riesca a mettersi nei guai e rendersi ridicolo?...
... Ecco, appunto: che ve lo dico a fare?
Politicamente qualunquista, calcisticamente irriducibile tifoso della Lazio, infastidito da ogni sorta di autorità e di regolamento ma ancor più dai romanisti, Andrea Arcani fa del suo meglio (o piuttosto del suo peggio) per dissacrare la nobile professione dell'investigatore con esiti di involontaria comicità e, talvolta, anche con qualche spunto di riflessione sulla società italiana odierna.
A chiunque volesse leggere la sua genesi rammento il libro d'esordio che trovate su amazon a QUESTO LINK e ripropongo la copertina creata da Luca Morandi:


Ma se vi sto parlando di un mio vecchio libro non è solo per motivi di revival. Lo faccio soprattutto perché è strettamente legato alla mia prossima uscita.
Forse ricorderete che in alcuni post avevo accennato alla stesura di un manoscritto che mi ha impegnato negli ultimi mesi. Ebbene: si tratta di un sequel, un romanzo in cui il più scalcinato dei detective sarà ancora una volta protagonista di indagini assai... umoristiche. Si allontanerà per qualche tempo dalla sua città natale per dimostrare le sue (in)capacità in uno sperduto paesino dell'appennino centrale. 
L'uscita ufficiale è prevista dopo le festività pasquali.
E come dice in questi casi uno scribacchino che si è montato la testa: restate tutti in fremente attesa :-D

giovedì 6 aprile 2017

Un haiku e un quadro in dialogo inconsapevole

Il poeta giapponese Santoka Taneda (1882-1940) e il pittore norvegese Edvard Munch (1863-1944) quasi certamente ignoravano l'uno l'esistenza dell'altro.
Hanno dato forma alla loro inquietudine tramite haiku che non rispettavano la metrica tradizionale e quadri che non si uniformavano alle regole accademiche.
Taneda, dopo una giovinezza costellata di momenti difficili - due fallimenti di diverse attività commerciali della sua famiglia, il suicidio del fratello, il divorzio dalla moglie, la perdita del lavoro e la miseria - all'età di quarantadue anni si fece monaco e iniziò a peregrinare per il Giappone in solitudine. Pregava, chiedeva l'elemosina e componeva haiku.
Munch, in perenne conflitto con il padre e quasi congenitamente portato a cacciarsi in avventure sentimentali tumultuose - una culminata in un apparente tentato omicidio da parte della donna alla quale si era legato - nonostante il discreto successo della sua opera pittorica all'età di quarantacinque anni ebbe un grave esaurimento nervoso che lo costrinse a lunghe cure e, successivamente, a vivere in una sorta di romitaggio in un'isolata fattoria vicino Oslo.
E ora, dopo questa brevissima e lacunosa premessa, posto il quadro Malinconia di Edvard Munch e un haiku di Santoka Taneda:


















Un'intera giornata
e io non ho pronunciato una parola.
Suono di onde.


sabato 1 aprile 2017

Una cosa che mi è successa

A volte possono capitare sorprese inattese in relazione ai nostri sogni di una vita.
Diventare uno scrittore professionista, con tanto di contratto e anticipo monetario "sulla fiducia" di quanto saprò scrivere, è sempre stato chiaramente un mio sogno.
Ora l'opportunità mi si è finalmente presentata, ma in termini diversi da come la immaginavo.
Giorni fa sono stato contattato da un'associazione che gestisce alcuni siti aggregatori di notizie, sia in Italia che all'estero. Mi hanno proposto un "lavoro" retribuito per scrivere un articolo al giorno che verrebbe pubblicato sui loro siti, anche quelli esteri previa traduzione in inglese che sarebbe comunque a loro cura.
Non è come pubblicare narrativa, ma si tratta comunque di guadagnare scrivendo e sarebbe alquanto utile come esperienza.
La cosa che mi lascia perplesso però è la tipologia di articoli che mi vengono richiesti. 
Il referente dell'associazione in questione, che si autodefinisce peraltro "la voce sul web" di una ONG di cui per ovvi motivi non dirò il nome, mi ha spiegato solo verbalmente che gli articoli dovrebbero basarsi sulla enfatizzazione degli squilibri sociali e della crisi dei valori nei quali sta cadendo l'Italia, dovrebbero avere un tono perennemente polemico e riportare dati e link presi da altri siti web che mi indicherebbero loro. Inoltre ha aggiunto che dovrei redigere gli articoli avendo come obiettivi la progressiva destabilizzazione del paese e l'insorgenza nel lettore di una sensazione da stato di emergenza e da clima di assedio a causa di un complotto internazionale. I toni dovranno diventare particolarmente tesi e quasi apocalittici durante la prossima campagna elettorale, con metodologie simili a quelle (parole testuali del referente) "già utilizzate con successo negli Stati Uniti"...
Che dite, accetto o è meglio che declino?