domenica 21 agosto 2011

Un quarto di secolo

Proprio così. Come lettore di libri "impegnativi", ovvero di letteratura che non è stata scritta appositamente per bambini o adolescenti, festeggio il mio personalissimo venticinquennale. Passare da "Un capitano di quindici anni" di Jules Verne (che probabilmente quando fu scritto non era inteso "per ragazzi") a Pirandello è stato un bel salto. Ovviamente non è avvenuto in modo drastico: per molto tempo ho continuato a leggere prevalentemente fumetti e narrativa leggera, mentre i racconti di Edgar Allan Poe o le poesie di Baudelaire costituivano un'eccezione, un'immersione in emozioni che ancora non capivo pienamente.
Solo verso i venti anni (quindi trascorsi quattro anni da quel battesimo alla lettura adulta) le proporzioni si sono invertite: fumetti in declino, e grandi romanzi classici in aumento, complice anche l'università e i testi obbligatori per i vari esami di letteratura inglese e francese.
Per festeggiare questo anniversario mi sono appena regalato... indovinate cosa?
Risposta esatta: dei libri.
Per essere in armonia con l'evento avrebbero dovuto essere cinque (uno per ogni quinquennio) ma mi sono limitato a tre. Tanto so già che ne comprerò chissà quanti altri da qui alla fine dell'anno ;-)

2 commenti:

  1. E cosa hai comprato, se è lecito chiedere, per festeggiare?
    Temistocle

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  2. É molto lecito ;-)
    Nell'ordine (solo alfabetico):
    "Amori ridicoli" di Milan Kundera
    "Madame De Sade" di Yukio Mishima
    "Rashomon e altri racconti" di Ryunosuke Akutagawa

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